giovedì 13 ottobre 2016

Mitologia del grano

Step 04



Forse una delle più grandi scoperte in ambito alimentare è stata quella dei cereali, tra cui il grano, risalente alla notte dei tempi. Diversi miti e leggende hanno raccontato in varie forme l'origine del grano e della sua coltivazione, vediamo ora alcuni.

Il grano ispirò, come ogni pianta nobile, mitologemi e simboli religiosi fin dall’antico Egitto dove la sua spiga diventò un attributo di Osiride, dio egizio degli inferi, oltre che della fertilità. Come dio dell'agricoltura veniva festeggiato quando si effettuava la raccolta del grano i cui germogli simboleggiando la sua resurrezione e che venivano anche usati in ambito funerario nella statuetta detta "Osiride vegetante". la divinità è anche ricordata per il mito della morte di Osiride.


Sempre nella civiltà egizia, come si narra nella Genesi, il faraone, dopo il sogno delle sette vacche magre e grasse, vide in una seconda visione sette spighe piene e sette vuote. Convocò gli indovini che sentenziarono sette anni di prosperità e sette di carestia. 



Nella mitologia greca Demetra, sorella di Zeus, è la dea dell'agricoltura, in particolare del grano, responsabile del ciclo delle stagioni e protettrice della famiglia e delle leggi. Demetra viene solitamente raffigurata mentre si trova su un carro e spesso associata ai prodotti della terra come fiori, frutta e spighe di grano. A questo link è possibile leggere per intero il mito legato alla sua figura, conosciuto come "mito di Demetra e Persefone".

Anche interessante è il racconto greco degli Argonauti che narra dell'eroe Giasone alla guida di un manipolo di prodi nella spedizione che avrebbe dovuto portare in Tessaglia, nella Grecia settentrionale, il cosiddetto “Vello d'Oro”, manto di un leggendario montone dorato custodito nella Colchide, l'attuale Ucraina. Il “Vello” è considerato una metafora dei campi di grano di quella regione, infatti, la prova finale dell'impresa dell'eroe consiste nel domare due feroci tori e attaccarli ad un aratro con il quale avrebbe dovuto arare un terreno mai dissodato prima. Avrebbe quindi dovuto seminarvi denti di drago di colore giallo dai quali sarebbero nati altrettanti draghi che, a colpi di spada, Giasone avrebbe dovuto sterminare.

Nella mitologia Babilonese, il figlio di Ishtar, Tammuz, divenne lo spirito del frumento: così come il seme scendeva nella terra per rivivere come germoglio a primavera, così il giovane dio ogni anno moriva per poi tornare in vita.

Nella Bibbia molti sono i passi che fanno riferimento al grano, in particolar modo nei Vangeli dove questa pianta addomesticata dall’uomo non è solo dono divino e segno di abbondanza, ma diventa simbolicamente "alimento per l’anima". Ne è un esempio Gv 12,24: "Se il seme di frumento non finisce sottoterra e non muore, non porta frutto. Se muore, invece, porta molto frutto. Ve l'assicuro."

Per approfondire consiglio la lettura della pagina raggiungibile da questo link molto ricca di informazioni e riferimenti inerenti all'argomento.